Gruppo Archeologico di Bruscoli

Il Gruppo Archeologico di Bruscoli (G.A.B) è nato nel 1989 con l'intento di censire e studiare, da un punto di vista storico-archeologico, il territorio montano e le alte vallate circostanti il Passo della Futa. Nel corso dei primi anni ’80 alcuni soci, poi fondatori del G.A.B., hanno portato alla luce una interessante via di comunicazione, da molti studiosi considerata di epoca romana, e in alcuni tratti molto ben conservata, fra Firenze e Bologna, che valicava l’Appennino proprio nei pressi del millenario Passo della Futa.
Questa notevole e suggestiva scoperta, ad opera di Cesare Agostini e Franco Santi, è stata la spinta fondamentale alla nascita e costituzione legittimata del Gruppo il quale, successivamente, ha cercato di approfondire le ricerche in modo da creare un archivio di notizie e testimonianze a disposizione degli studiosi.
Con l’importante collaborazione del Comune di Firenzuola di cui Bruscoli , sede del G.A.B., è frazione, è stata realizzata una mostra didattica permanente, inaugurata nell’agosto del 1994, nei locali della ex Scuola Elementare di Bruscoli. Nel 2009 i locali che ospitano il Museo sono stati completamente rinnovati e ampliati.

 

Il Museo storico etnografico di Bruscoli offre un itinerario che si snoda in tre sezioni, con l’ausilio di documenti e di ricostruzioni plastiche:

- Reperti Geo-archeologici frutto delle campagne di scavo lungo gli antichi selciati e sui ruderi del castello medievale dei Conti Alberti in Bruscoli. In questa sezione si possono osservare esemplari di rocce e minerali che compongono l'Appennino di queste zone. Si può notare anche una raccolta Paleontologica di organismi fossili, sempre provenienti da queste montagne, che mostrano le varie fasi Geo-Paleontologiche del territorio. È inoltre presente una esposizione archeologica, che raccoglie manufatti dal periodo preistorico, risalenti ad alcune decine di migliaia di anni fa, fino al Rinascimento. Questa sezione Geo-Archeologica, realizzata grazie alla collaborazione con la Sovrintendenza Archeologica per la Toscana, ha l'intento di dare al visitatore una visione generale delle varie fasi del territorio, dalla sua nascita geologica fino agli eventi storici di un passato più recente. Vi è poi una sezione dedicata alle origini, alla costruzione e al progressivo abbandono del castello di Bruscoli, risalente ai primi secoli dell’anno Mille e voluto dai conti di Mangona.


- Usi e costumi della civiltà contadina: attrezzi ed utensili usati nel passato, ricostruzione di ambienti agricoli e di attività artigiane. Nel reparto usi e costumi della civiltà contadina sono custoditi gli oggetti della cultura agraria del nostro Appennino: gli attrezzi pesanti (come carri, aratri, erpici ecc.) e i piccoli oggetti di vita quotidiana e di cultura religiosa, utilizzati nelle abitazioni e nei locali agricoli (stalle, fienili, mulini, falegnamerie ecc.) Per comprendere meglio la cultura di quel tempo, è esposto anche materiale fotografico ed etnografico.


- Residuati bellici del Secondo conflitto mondiale in relazione alla Linea Gotica, la linea di fortificazione, che attraversava il nostro Appennino e che fu costruita dall’esercito germanico per impedire l’avanzata verso Nord degli alleati.

 

Il Museo storico etnografico di Bruscoli è visitabile la domenica e i giorni festivi, dalle 15 alle 18,30. Il mese di agosto è possibile visitarlo tutti i giorni, previa prenotazione. Per ulteriori informazioni visita la pagina del Museo al link https://sites.google.com/site/gruppoarcheologicodibruscoli/ o contatta Tel.: 055 818110 - E-Mail: gab.bruscoli@gmail.com